Il Parlamento europeo ha approvato, dopo anni di negoziazioni e dibattiti, una direttiva cruciale riguardante le emissioni degli edifici pubblici e privati, con 370 voti favorevoli, 199 contrari e 46 astenuti. La direttiva impone che i nuovi edifici siano completamente Green, ossia a emissioni zero, entro il 2030, con una scadenza anticipata al 2028 per gli edifici di proprietà pubblica. Inoltre, la normativa prevede l'adozione di standard più rigorosi per la ristrutturazione degli edifici esistenti, incentivando l'uso di tecnologie innovative e materiali sostenibili. Questo segna un passo decisivo verso la decarbonizzazione del settore edilizio in tutta Europa, contribuendo a raggiungere gli obiettivi climatici fissati per il 2050.
• Ristrutturazioni: si prevede una riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2030 per gli edifici pubblici e del 16% per le case.
• Pannelli solari: l’installazione diventerà obbligatoria per i nuovi edifici pubblici entro il 2030, mentre le caldaie a gas saranno gradualmente eliminate entro il 2040.
• Efficienza energetica: gli interventi adottati dal 2020 saranno conteggiati per raggiungere gli obiettivi. Tuttavia, sono previste esenzioni per edifici storici, agricoli, chiese, edifici militari e immobili temporanei.
La Commissione europea stima che saranno necessari 275 miliardi di euro di investimenti annui entro il 2030, con possibilità di attingere ai fondi UE per supportare la transizione energetica.
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